
Le telefonate mute, perché le ricevi: a cosa stare attenti - Onetechstop.net
Può sembrare un errore ma c’è un motivo dietro alle cosiddette telefonate “mute”: a cosa bisogna stare attenti.
Negli ultimi anni, le telefonate mute sono diventate un fenomeno sempre più diffuso, suscitando dubbi e preoccupazioni tra gli utenti.
Ricevere una chiamata in cui il telefono squilla ma dall’altra parte non si sente nulla, oppure si percepisce solo un silenzio seguito da un rapido riaggancio, è ormai una situazione comune che nasconde diverse dinamiche, sia di natura commerciale sia potenzialmente fraudolenta.
Le chiamate mute: un fenomeno in crescita e i motivi alla base
Le telefonate mute sono spesso il risultato di sistemi automatizzati e robotizzati utilizzati da molte aziende, in particolare dai call center. Questi sistemi sono programmati per effettuare un alto numero di chiamate simultaneamente, con l’obiettivo di “prenotare” un contatto per un operatore umano disponibile. Quando l’operatore non è immediatamente raggiungibile, la chiamata si traduce in una linea muta che viene poi interrotta. Questo spiega il comportamento apparentemente strano di chiamate senza risposta, che però rispondono a una logica di efficienza commerciale.
Il Garante per la protezione dei dati personali ha imposto regole precise per gestire questo tipo di chiamate, introducendo anche il cosiddetto “comfort noise”, un rumore di sottofondo studiato per ridurre il disagio degli utenti che ricevono molte telefonate automatizzate ogni giorno. Nonostante ciò, la natura automatica di tali chiamate genera spesso confusione e fastidio, soprattutto perché non sempre l’utente è consapevole di trovarsi davanti a un sistema automatico e non a una persona reale.
Accanto alle chiamate mute di carattere commerciale, esistono molte chiamate pericolose che nascondono vere e proprie truffe telefoniche. Spesso il numero chiama e poi riaggancia, oppure si rimane in silenzio per qualche secondo prima del riaggancio: queste tecniche sono utilizzate per indurre la vittima a richiamare il numero. Il semplice gesto di rispondere con un “Pronto” può attivare meccanismi fraudolenti con l’obiettivo di sottrarre dati sensibili o addirittura prelevare fondi da carte o conti correnti.

Le truffe telefoniche possono assumere molte forme: dal tentativo di estorcere informazioni personali fino all’attivazione fraudolenta di contratti telefonici o servizi a pagamento, spesso con il semplice consenso verbale dell’utente. Per questo motivo, è fondamentale mantenere sempre un alto livello di attenzione e diffidenza, soprattutto quando si ricevono chiamate da numeri sconosciuti o sospetti. Per fronteggiare l’aumento delle chiamate indesiderate e limitare i rischi legati a truffe e molestie telefoniche, il Garante ha stabilito una serie di regole a tutela degli utenti. Tra queste, il divieto di chiamate automatizzate senza un adeguato controllo umano e l’obbligo per gli operatori di fornire chiarimenti e modalità di opt-out per evitare ulteriori chiamate indesiderate.
I software di chiamata automatica, infatti, possono raggiungere un numero elevato di persone in tempi brevissimi, ma devono essere regolati per evitare disagi e abusi. L’adozione di sistemi più trasparenti e l’introduzione di norme più stringenti rappresentano passi importanti per garantire una maggiore protezione ai cittadini. Nel frattempo, è consigliabile adottare alcune semplici precauzioni: non rispondere a numeri sconosciuti o sospetti, evitare di fornire informazioni personali o finanziarie al telefono e, in caso di dubbi, verificare sempre l’identità del chiamante attraverso canali ufficiali.
Le telefonate mute e le chiamate di natura fraudolenta rappresentano una sfida crescente nell’ambito della comunicazione telefonica. La consapevolezza e l’attenzione degli utenti, insieme a interventi regolatori efficaci, sono elementi chiave per limitare i rischi e tutelare la privacy e la sicurezza di tutti.