
Le regole d’oro per prolungare la vita della batteria - onetechstop.it
Nell’era della trasformazione da telefono cellulare a smartphone, la tecnologia ha fatto passi da gigante nel migliorare le prestazioni.
Uno degli aspetti che ha subito meno miglioramenti sostanziali è stata la durata e la gestione della batteria. Nonostante la diffusione di sistemi di ricarica rapida, soprattutto tecnologicamente avanzati provenienti dalla Cina, l’impatto sulla salute delle batterie agli ioni di litio è un tema cruciale per chi vuole preservare a lungo il proprio smartphone.
A differenza di quanto si possa pensare, per mantenere efficiente la batteria del proprio smartphone non è necessario affidarsi a tutorial o guru dei social media, spesso più attenti a generare visualizzazioni che a fornire consigli scientificamente validi. La modalità di ricarica è infatti determinante per la durata e il ciclo di vita dell’accumulatore, come sottolineato da Chao-Yang Wang, direttore dell’Electrochemical Engine Center della Pennsylvania State University: “Quando una batteria viene ricaricata al 100% e resta a questo livello per molto tempo, si consuma più rapidamente”, con un possibile calo del 15% della capacità in appena un anno.
La prima regola da tenere a mente è il metodo 20%-80%, che suggerisce di effettuare la ricarica quando il livello scende sotto il 20% e di interromperla prima di raggiungere il 100%, idealmente tra l’80 e il 90%. Questo accorgimento aiuta a mantenere la batteria in salute più a lungo. La seconda raccomandazione è evitare di lasciare il telefono in carica durante tutta la notte: anche se i modelli più recenti interrompono l’erogazione di corrente al 100%, il calore prodotto dall’alimentazione prolungata può influire negativamente sul ciclo di ricarica e sulla durata complessiva dell’accumulatore.
Infine, è essenziale proteggere la batteria dagli sbalzi termici, evitando di esporre il telefono a temperature estreme durante la ricarica o durante l’uso quotidiano. Il caldo intenso così come il freddo glaciale possono compromettere in modo irreversibile le prestazioni della batteria.
Carica lenta o rapida? Il compromesso necessario
Negli ultimi anni l’industria ha spinto molto sulla ricarica rapida, una soluzione molto apprezzata dagli utenti che hanno poco tempo per ricaricare il proprio smartphone. Tuttavia, come evidenziato dagli esperti, questa tecnologia pone sotto stress le celle della batteria, causando un surriscaldamento che nel medio-lungo termine riduce l’efficacia dell’accumulatore. Pertanto, salvo casi di emergenza, è preferibile utilizzare caricabatterie con potenza standard e una ricarica più lenta ma più delicata.
Analogamente, è consigliabile evitare di ricorrere a molteplici ricariche brevi durante la giornata, pratica che può risultare più dannosa rispetto a una singola ricarica quotidiana più lunga. La batteria infatti preferisce un ciclo di carica meno frammentato.

L’attenzione alla durata della batteria passa anche per la gestione delle funzionalità del telefono. Ridurre la luminosità del display, soprattutto in condizioni di scarsa illuminazione, è un primo passo efficace. WiFi, Bluetooth e GPS dovrebbero essere disattivati quando non sono necessari, in particolare durante la ricarica.
Un suggerimento spesso sottovalutato è quello di impostare la modalità aereo o spegnere completamente il dispositivo mentre si ricarica, riducendo così il consumo energetico e favorendo una ricarica più efficiente.
Inoltre, è importante mantenere pulita la porta USB del telefono: polvere e detriti possono causare malfunzionamenti o rallentamenti nella ricarica, compromettendo la corretta erogazione della corrente.
Ultimo ma non meno importante, l’uso del caricabatterie originale o di modelli certificati è fondamentale per evitare danni alla batteria. L’adozione di caricabatterie troppo potenti, anche se riducono i tempi di ricarica, può accelerare il deterioramento della batteria e diminuirne la capacità complessiva nel tempo.