
Allarme dagli USA: WhatsApp ai tuoi messaggi sono a rischio - Onetechstop.net
I tuoi messaggi su WhatsApp sono a rischio? L’allarme arriva dagli USA: cosa sta succedendo e chi deve rimuovere l’app.
La Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti ha ufficialmente ordinato la rimozione di WhatsApp da tutti i dispositivi governativi, scatenando un nuovo allarme sulla sicurezza delle comunicazioni digitali nelle istituzioni pubbliche.
Il provvedimento, comunicato lunedì a tutto il personale tramite il Chief Administrative Officer (CAO), impone di eliminare immediatamente l’app di messaggistica di proprietà Meta da smartphone, computer e browser utilizzati per attività lavorative.
Motivazioni dietro il divieto di WhatsApp sui dispositivi governativi
La decisione della Camera si basa sulle analisi dell’Office of Cybersecurity, che ha etichettato WhatsApp come un’applicazione “ad alto rischio”. Le preoccupazioni principali riguardano la scarsa trasparenza nella protezione dei dati degli utenti, la mancanza di crittografia per le informazioni archiviate e possibili vulnerabilità di sicurezza. Sebbene WhatsApp impieghi la crittografia end-to-end per i messaggi in transito, permangono dubbi su come i dati vengano gestiti e custoditi una volta salvati sui server di Meta.
Il Chief Administrative Officer ha inoltre consigliato l’adozione di alternative ritenute più sicure, tra cui Microsoft Teams, Signal, Wickr (di proprietà Amazon), iMessage e FaceTime di Apple. Inoltre, l’accesso a WhatsApp Web sarà bloccato sulle reti ufficiali della Camera e chi utilizza già l’app su dispositivi governativi è tenuto a rimuoverla senza eccezioni.
Meta ha risposto rapidamente alla decisione, con un comunicato affidato al portavoce Andy Stone che ha definito la valutazione della Camera “senza fondamento”. Stone ha evidenziato come WhatsApp offra un livello di sicurezza superiore rispetto a molte delle app approvate dal CAO, grazie alla crittografia end-to-end attiva di default.

Questa misura di sicurezza non è un caso isolato, ma si inserisce in un quadro più ampio di controlli sulle applicazioni digitali da parte delle autorità statunitensi. Nel 2022, ad esempio, la Camera aveva già vietato TikTok per timori legati alla possibile influenza del governo cinese sull’accesso ai dati degli utenti. Per quanto riguarda ChatGPT, l’uso è consentito solo nella versione a pagamento, ritenuta più sicura nella gestione delle informazioni sensibili. Altre piattaforme come DeepSeek e Microsoft Copilot sono state soggette a restrizioni analoghe, a testimonianza di un approccio sempre più rigoroso verso la sicurezza informatica negli ambienti istituzionali.
Interessante è come la diffidenza verso WhatsApp non si limiti agli Stati Uniti. Anche in Iran, infatti, le autorità hanno recentemente invitato i cittadini a disinstallare l’applicazione, accusandola – senza fornire prove concrete – di poter condividere dati con Israele. Questa diffidenza internazionale verso WhatsApp sottolinea come le questioni di privacy e sicurezza dei dati rappresentino ormai una sfida globale, che coinvolge governi e cittadini di tutto il mondo.
Questa serie di provvedimenti e dichiarazioni segnala un momento di tensione crescente intorno all’uso delle applicazioni di messaggistica, con una particolare attenzione verso il bilanciamento tra facilità di comunicazione e tutela della privacy e sicurezza nazionale.